Attenzione: questo articolo contiene una marea di spoiler!
Un altro splendido titolo per un episodio che indaga a fondo nella psiche del Walter Bishop che stiamo conoscendo: un uomo che non ha avuto la possibilità di riscattarsi dal senso di colpa per la morte di Peter bambino e per quella dell’AltPeter nel lago Reiden.Del resto coprire tutte le superfici riflettenti del laboratorio per non avere le allucinazioni dello sconosciuto che lo perseguita non è che la metafora del non voler vedere la colpa nei propri occhi.
E proprio come in un gioco di specchi deformanti anche Aaron, il giovane protagonista dell’episodio, pare essere solo al mondo. Un uomo senza un figlio, un ragazzo senza padre. Un altro giovane che Walter sembra non avere la possibilità di salvare non ostante tutta la sua scienza.
Il “Monster of the Week”, una specie di gigantesco cervello, un organismo formato da cellule neurali che stringe un legame telepatico col ragazzo (richiamando alla memoria 1.03 The Ghost Network), è la ‘cattiva compagnia’ di Aaron da cui Walter infine aiuterà a liberarsi, non con la scienza ma con la comunione tra uomini, spezzando la solitudine reciproca.
Ma se il ragazzo è salvo non si può dire altrettanto di Walter: terrorizzato all’idea di dover tornare al St. Claire a causa delle costanti allucinazioni di Peter, crolla, preferendo darsi una sorta di ‘eutanasia cerebrale’. Solo il confronto con Olivia, perseguitata nei sogni dallo stesso sconosciuto, gli farà recuperare la dignità di scienziato mettendolo di fronte a una nuova sfida.
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