6.17.2011

Faith. Never a bad thing to have.

 ATTENZIONE: alto contenuto di spoiler! 

White tulip
Come lo stesso Walter ammette, cercando di convincere Alistair Peck a desistere dal salto temporale, prima di iniziare a comprendere le ripercussioni provocate dal rapimento di Peter non ha mai creduto in Dio. Anzi.
Fino a quel giorno del 1985, il geniale scienziato all'apice della propria carriera, con un Q.I. di 196 e indicato dalla comunità scientifica internazionale come il 'nuovo Einstein', si considerava Dio egli stesso. Tanto da urlarlo in faccia a Carla Warren, la sua assistente, che tentava di farlo rinunciare dall'attraversare gli universi: 'There's only room for one God in this lab, and it's not yours.'
Un sentimento di onnipotenza che lo spingerà a chiedere a Bell di rimuovere parte del suo cervello per evitare ad altri di percorrere i suoi stessi passi e a lui di diventare un uomo peggiore.

Probabilmente nei 17 anni trascorsi al St. Claire's ha avuto molto tempo per riflettere sulla fede e studiare la Bibbia di cui citerà a memoria alcuni passi in diverse occasioni.
Quando in Dreamscape Olivia, pronta per entrare nella vasca di deprivazione sensoriale, gli chiede preoccupata a cosa serva la Bibbia, lui le risponde che avendola posto sotto l'effetto droghe psichedeliche non testate a galleggiare in una soluzione salina con dei cavi elettrici applicati alla testa 'I thought it appropriate to pray you don't get electrocuted'.
Come se quella parte di fede che ha trovato in Dio fosse stata sottratta a quella nella scienza. Indubbiamente il brillante scienziato che sta tornando ad essere dopo l'uscita dalla clinica è diventato un uomo umile.

Ed è proprio in White tulip che il tema della fede torna con forza: è infatti in Dio e non nella scienza che Walter cerca una risposta al suo problema, chiedendo un segno che gli dimostri di essere stato perdonato per le sue azioni, perché se può farlo Dio forse '...it's in the realm of possibility that my son, possibly, may be able to forgive me too'.
E' Peck che ha il ruolo di contraltare: 'Walter, God is science... If you are a man of science, then that's the only faith we need'.
Così come il 'vecchio' Walter, Peck, un altro scienziato che gioca a fare Dio, è talmente accecato dai suoi propositi da non vedere le conseguenze delle sue azioni. Il suo ruolo è parte di quel tema ciclico (o a spirale?) caro agli autori (vedi ovviamente Lost) su cui si sviluppa tutto lo show.
Fede o scienza? In fin dei conti Walter riceve il segno che ha chiesto e per lui ha valenza del perdono divino, ma è tramite le azioni di Peck che riesce ad ottenerlo...

Il percorso verso la 'redenzione' di Walter probabilmente tocca il suo apice quando, in 6.02 a.m., si reca nella cappella dell'ospedale in cui è ricoverato Peter. Non ha più richieste per sè stesso, non desidera segni nè perdono: 'God, I know my crimes are unforgiveable. So punish me. Do what you want to me...'
Finalmente è pronto a ricevere la punizione che merita per quanto fatto: è disposto a lasciare Peter al proprio destino. Un castigo peggiore della propria morte, il prezzo da pagare per salvare il mondo: '...But I beg you, spare our world'.

Se Fringe e i suoi temi 'estremi' risultano credibili è anche perché sono credibili le emozioni dei suoi protagonisti e infatti la fede di Walter torna umanamente a vacillare in un altalenare di emozioni: lui ci ha provato, ha chiesto aiuto a Dio. E qual è stata la risposta? Niente... Peter è ancora in coma, la distruzione del mondo si avvicina.

E' Astrid, come in molte altre occasioni, l'ancòra che riesce a risollevarne lo spirito e a trasformare la rabbia in ispirazione.

ASTRID: That’s your excuse? Come on now. What have you done, Walter? God helps those who help themselves.
WALTER: Poor Richard’s Almanack.
ASTRID: What?
WALTER: Ben Franklin. That was his phrase: 'God helps those who help themselves'. You’re right. We have to investigate. We can’t begin to neutralize this until we understand.


Un aquilone, un filo di rame e la fede riemerge. Se in Dio, nella scienza o in sè stesso è forse ininfluente.