6.08.2011

Newton

Orfano di padre e abbandonato dalla madre in tenera età in seguito alle sue seconde nozze, crebbe con forte senso del possesso e risentimento spingendolo adolescente a scrivere "...minacciando mio padre e mia madre Smith di bruciarli dentro la loro casa" e "...desiderando la morte e augurandola a qualcuno". Stati d'animo che che si trascinò lungo tutta la vita portandolo a lunghe dispute per la paternità delle sue scoperte con i suoi colleghi.

Anche l'apparentemente modesta frase "Se ho visto più lontano, è perché stavo sulle spalle di giganti" scritta all'acerrimo nemico Hooke che aveva osato criticare alcune delle sue teorie pubblicamente, pare abbia un più pungente significato in quanto il collega era uomo di basta statura.

Nonostante fosse un lavore instancabile, dimenticandosi perfino di dormire e mangiare, in tarda età gli piacque diffondere di sè un'immagine di genio ispirato dalla natura e dall'intuizione, come per il famoso racconto della mela che l'avrebbe improvvisamente illuminato sulla forza di gravità.
Francobollo nicaraguense che racchiude
il Sistema Solare in una mela

Interpellato da Halley su quale pensava sarebbe stata la curva descritta dal movimento dei pianeti supposto che la forza di attrazione verso il Sole fosse inversamente proporzionale al quadrato della distanza, immediatamente rispose che sarebbe stata un'ellisse. E quando sorpreso Halley gli chiese come ne fosse così sicuro disse: "Perchè l'ho calcolato".

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