6.14.2011

I’m not a panty sniffer. I’m not a pervert… I tried to burn someone’s house down.

Cinque giovani disadattati si ritrovano a fare lavori socialmente utili per pagare il proprio debito con la giustizia, ma quando un violento temporale li coglie mentre ridipingono le panchine dell'angusto quartiere in cui operano, si trasformano in supereroi.
Più o meno...

Incredibile sin dalla sigla, una sorta di urban graffiti in movimento sottolineato dall'azzeccata The Rapture degli Echoes, serrati i dialoghi, ben fatto il montaggio, nonostante la riduttiva definizione di teen-drama Misfits è, a mio parere, una delle serie tv più divertenti, ironiche, oscure, volgari e scorrette degli ultimi anni: perfetta metafora dell'emarginazione delle nuove generazioni a dispetto del potenziale di cui dispongono.



Thamesmead, il sobborgo di Londra in cui è ambientata la serie, in particolare nei pressi del Southmere Lake famoso per le riprese di Arancia meccanica, ha quel punto di grigio medio giusto per far risaltare i 'costumi' dei nostri eroi: tute arancioni in stile Guantanamo.

I poteri poi, di cui i ragazzi si rendono conto con estrema difficoltà, sono il riflesso delle caratteristiche psicologiche di ognuno di loro, come se la tempesta ne avesse estremizzato le specificità: c'è Curtis, promessa dell'atletica condannato per possesso di droga, che riesce a 'riavvolgere' il tempo permettendogli di modificare gli eventi. Alisha, il cui tocco scatena violente reazioni sessuali nei suoi confronti; un potere senza controllo che sembra più una dannazione. Il travolgente Nathan che, ironicamente, fino alla sua 'morte' non sa di essere diventato immortale. L'apparentemente più misfit di tutti Simon che può diventare invisibile e la strampalata Kelly che scopre di poter leggere nel pensiero.

E proprio mentre iniziano a prendere coscienza delle proprie capacità (senza mai propriamente riflettere sul fatto che 'Da un grande potere derivano grandi responsabilità') tutto viene stravolto dalla possibilità di liberarsene e tornare a condurre un'esistenza normale. E poi dalla necessità di riappropiarsene. Anche se non sarà più come prima...

Troppi spoiler? Anche senza scendere troppo nei dettagli ci sono tutti gli ingredienti per stuzzicare la voglia di chi non ha avuto ancora la fortuna di vedere Misfits, che consiglio assolutamente di godersi in lingua originale per l'assurda parlata di Kelly, e di tenere sulla corda chi aspetta con ansia la terza stagione in uscita in autunno.

SAVE ME, BARRY!

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