A bit of Fringe into the visions of Philp K. Dick
Oy Gewalt, pensò. Che cosa sta succedendo? Sono stato io, a dare il via? O c'è qualcun altro che agisce, qualcuno che nemmeno conosco? Oppure... tutti noi. E' colpa di quei fisici e di quella teoria della sincronicità per cui tutte le particelle sono collegate fra loro; non si può scoreggiare senza cambiare l'equilibrio dell'universo. |
Oy gewalt! he thought. What's happening? Did I start it in motion? Or is someone else tinkering, someone I don't even know? Or - the whole lot of us. It's the fault of those physicists and that synchronicity theory, every particle being connected with every other; you can't fart without changing the balance in the universe. |
Nessuna speranza. Soltanto macchine e autobus. Macchine che sembravano enormi, brutali frantumatrici meccaniche, tutte dalla forma sconosciuta. Evitò di guardarle, tenendo gli occhi fissi davanti a sé. E' una deformazione della mia percezione ottica, di natura particolarmente sinistra. Un disturbo che distorce il mio senso spaziale. |
Hopeless. Only cars and buses. Cars like brutal big crushers, all unfamiliar in shape. He avoided seeing them; kept his eyes straight ahead. Distortion of my optic perception of particularly sinister nature. A disturbance affecting my sense of space. |
Questa condizione ipnagogica. La capacità di concentrazione diminuisce e prevale uno stato crepuscolare; il mondo visto semplicemente sotto i suoi aspetti simbolici, archetipici, del tutto confuso con il materiale inconscio. Tipico del sonnambulismo provocato dall'ipnosi. |
This hypnagogic condition. Attention-faculty diminished so that twilight state obtains; world seen merely in symbolic, archetypal aspect, totally confused with unconscious material. Typical of hypnosis-induced somnambulism. |
In qualche altro mondo probabilmente è diverso. Meglio di così. Esisteranno chiare alternative tra bene e male. Non queste oscure commistioni, queste mescolanze, senza gli strumenti adeguati per distinguerne le componenti. Noi non abbiamo il mondo ideale, come vorremmo che fosse, dove la moralità è semplice perché semplice è la conoscenza. Dove ognuno può fare ciò che è giusto senza sforzo perché riconosce l'evidenza. |
On some other world, possibly it is different. Better. There are clear good and evil alternatives. Not these obscure admixtures, these blends, with no proper tool by which to untangle the components. We do not have the ideal world, such as we would like, where morality is easy because cognition is easy. Where one can do right with no effort because he can detect the obvious. |